Ditegli sempre di sì!
Questo testo è sicuramente una delle commedie più brillanti di Eduardo De Filippo. Nell’intrigo della vicenda i toni della farsa di tradizione napoletana, vengono mescolati con le tematiche proprie del teatro umoristico. Scritta nel 1927 per la compagnia di Vincenzo Scarpetta con il titolo Chill’ è pazzo!, e con la maschera scarpettiana di Felice Sciosciammocca come protagonista, venne riproposta nel 1932 da Eduardo nel repertorio della Compagnia del Teatro Umoristico dei fratelli De Filippo in una nuova versione, intitolata appunto Ditegli sempre di sì.
In questa nuova edizione Eduardo lima il testo, elimina la maschera di Sciosciammocca insieme agli elementi più apertamente farseschi, e snellisce l’intreccio.
I due atti che ne vengono fuori, hanno un grande successo, e rimangono per anni nel repertorio dei De Filippo. Nel 1962 Eduardo ne realizza una fortunata edizione televisiva per la Rai.
Trama
Il protagonista, Michele Murri, è un matto appena uscito dal manicomio che, apparentemente guarito, cerca di riprendere un’esistenza normale, assistito dalla sorella Teresa, unica persona ad essere a conoscenza della sua malattia.
Nel riprendere contatto con la realtà, e cercare di definire di nuovo, dopo una lunga assenza, il perimetro del suo mondo, Michele prende alla lettera tutto quello che gli viene detto, pretendendo coerenza nei comportamenti e nel linguaggio dalle persone. È un “pazzo” che vorrebbe a tutti i costi che gli altri “ragionassero”, evitando nel parlare sottigliezze e metafore che possano mandare in confusione la sua mente ancora indebolita dalla malattia.
Michele fa i conti con il mondo dei “sani” che sembra troppo complesso per essere ricondotto a ragione, troppo pieno di incongruenze e intrighi, tanto da sembrare più caotico di un manicomio. Il linguaggio è altrettanto ambiguo “C’è la parola adatta, perché non la dobbiamo usare?” si domanda Michele, di fronte alle metafore e alle perifrasi usate per vestire con le parole le contraddizioni del vivere, in modo da renderle meno imbarazzanti e socialmente più accettabili. Michele, spinto dalla sua allucinata follia, prova a suo modo a mettere un po’ di ordine nel caos, generando una serie di esilaranti equivoci.
Così se la sorella zitella dice che le piacerebbe sposare il vicino di casa, subito corre a raccontare in giro di questo matrimonio; se un amico di famiglia giura che farà pace col fratello solo da morto, ecco che si affretta a mandare un telegramma con la dolorosa notizia.
Bersaglio delle sue ossessioni diventa Luigino Strada, squattrinato studente con frustrate velleità artistiche, un istrione che gioca continuamente con le parole, ride e piange a comando, recita poesie, al solo scopo di stupire e di sentirsi dire che è bravo, facendo saltare completamente il precario equilibrio mentale di Michele.
Di equivoco in equivoco i personaggi e le loro vicende portano ad un finale tragicomico: il povero Michele, a causa della sua troppa allucinata coerenza, dovrà ritornare in manicomio.
Tra le più divertenti delle commedie di Eduardo, Ditegli sempre di sì!, non rinuncia a “far pensare”, a “ragionare” su quei temi grandi ma allo stesso tempo drammaticamente quotidiani come la pazzia. Eduardo però non cerca soluzioni, non indica una strada e, in maniera sarcastica quasi ineludibile, sembra dirci che a mancare non è il modo di risolvere il problema ma, la stessa reale volontà di capire e di comprendere delle persone “normali”. “Quello è pazzo, è pericoloso.” Ma la domanda è “Chi sono i veri pazzi?”
Personaggi
Teresa Lo Giudice
Michele Murri, fratello di Teresa
Luigi Strada
Don Giovanni Altamura
Evelina, sua figlia
Ettore De Stefani, amico di Luigi
Vincenzo Gallucci, amico di famiglia
Saveria Gallucci, sua moglie
Olga, fidanzata di Ettore
Croce, medico
Attilio Gallucci
Checchina, cameriera
Interpreti
Sofia Civale
Franco Cioffi
Nicola Mansi
Andrea Amatruda
Lorenza Malafronte
Raffaele Scala
Aldo De Riso
Gioconda Cappotto
Maddalena Pisacane
Massimiliano Bottone
Gianluca Mansi
Arianna Amato